I vegetariani nelle tradizioni spirituali by Guidalberto Bormolini

autore:Guidalberto Bormolini [Bormolini, Guidalberto]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 978-88-96720-20-2
editore: Il leone verde
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Possiamo concludere che il vegetarianesimo è sempre stato ritenuto affine a una pura esperienza di preghiera. Ogni volta che nella storia si volle rilanciare l’ideale di una vita spirituale e contemplativa, le riforme non vennero mai slegate dalla riproposta di una serie di pratiche ascetiche tra cui era quasi irrinunciabile l’astinenza dalle carni.

I tempi recenti: San Giuseppe Cottolengo

Una conferma in tempi molto recenti viene dall’esperienza del Cottolengo. San Giuseppe Cottolengo, dopo un periodo di crisi spirituale, fondò quattro comunità contemplative femminili e una maschile: a tutte diede la regola di non mangiare carne (e di fatto neanche pesce, perché è escluso dal menù che propone), invitando a nutrirsi di verdure e legumi, o di pane, minestra, formaggio e insalata; aggiungendo la prescrizione di non usare letti. Una delle comunità contemplative fu creata trasformando un gruppo di suore dedite all’assistenza. Un giorno irruppe con la sua caratteristica impazienza mentre stavano cucinando del bollito, e disse: “Pigliate quella carne e portatela alla famiglia del contadino. Per voi, mie care figlie, non entrerà più carne in questa casa. Non mangerete più carne, ma solo di magro, cioè verdura e legumi conditi con olio a seconda di quanto vi manderà la divina provvidenza”.

L’episodio mostra come anche in tempi molto recenti (siamo nel XIX sec.) chi propone la vita contemplativa si accorge che è incompatibile col consumo di carne. Gli ordini che ancora oggi osservano questa veneranda pratica sono i certosini, i minimi, il ramo coronita dei camaldolesi e i trappisti. Nella storia degli ordini religiosi, come abbiamo visto, l’interesse per l’astinenza dalla carne è contrassegnato da un alternarsi di slancio e rilassamento, mentre è più costante nella vita di chi ha raggiunto i vertici più alti della perfezione cristiana: i santi.

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